Onorevoli Colleghi! - Nella XIII legislatura ho presentato una proposta di legge diretta ad estendere i benefìci previdenziali di cui all'articolo 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, ai lavoratori dell'ACNA di Cengio in considerazione della loro esposizione ai danni derivanti dalle sostanze tossiche e nocive. Tale ragione è stata anche alla base della ripresentazione di detta proposta di legge nella XIV legislatura.
      La ratio legis delle summenzionate proposte di legge è stata puntualmente e compiutamente recepita dalla legge finanziaria 2004 (legge n. 350 del 2003) che, tra l'altro, all'articolo 3, comma 133, dispone: «I benefìci previdenziali di cui all'articolo 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, sono estesi anche ai lavoratori esposti al rischio chimico da cloro, nitro e ammine, dello stabilimento ex ACNA di Cengio, indipendentemente dagli anni di esposizione, a decorrere dal 2004».
      Sennonché tutto è perfettibile.
      Infatti, con tale formulazione, il beneficio riguarderà tutti, lavoratori e pensionati, escludendo però ingiustificatamente i pensionati ante aprile 1992 (come in materia di esposizione all'amianto).
      In secondo luogo, mantenendo l'attuale disposto, beneficiari potrebbero essere soltanto i lavoratori esposti direttamente al rischio chimico da cloro, nitro e ammine, potendosi al riguardo verificare la curiosa e ingiusta esclusione di quei lavoratori e pensionati occupati in reparti con esposizione a derivati delle summenzionate sostanze chimiche (ad esempio, ammine aromatiche) responsabili di molti tumori alla vescica.
      La presente proposta di legge, che riproduce un'analoga iniziativa della precedente legislatura, mira a superare tali difetti, e si compone di un solo articolo.

 

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